Appuntamento con il Benessere
Shiatsu

Lo Shiatsu è un’arte Giapponese che deriva dal più antico massaggio tradizionale nipponico Anma unito alla conoscenza della Medicina Cinese arrivata in Giappone un migliaio d’anni fa.
Si trasforma in Giappone grazie allo studio e al perfezionismo del popolo Nipponico e attaverso il Maestro Shinsai Ota che descrisse trattamenti per l’addome che oggi rappresentano i fondamenti dello Shiatsu; siamo intorno al 1830.
Ma dobbiamo aspettare il 1919 per chiamare la “terapia dell’addome” con il nome che oggi tutti conosciamo: Shiatsu. Fu infatti Tamai Tenpeki, con il libro “Shiatsu-Ho” ad utilizzare e forse coniare la parola “shiatsu”.
Lo Shiatsu agisce attraverso pressioni della mano, del pollice e stiramenti in determinati punti e zone del corpo, lungo i percorsi energetici individuati dall’antica Medicina Cinese, favorendo così il libero fluire delle energie. In questo modo stimola la naturale tendenza del corpo al riequilibrio, risvegliando le risorse proprie di ognuno. Lo Shiatsu valorizzando le forze vitali migliora lo stato di benessere generale creando le condizioni ideali per l’equilibrio tra Corpo Mente e Spirito.
L’operatore Shiatsu si pone come catalizzatore e mette in movimento le risorse del ricevente, senza interferire nè voler condizonare il giusto fluire del Dao dell’individuo. Lo Shiatsu rispetta e approfondisce la consocenza della Vita!
Un trattamento Shiatsu, che può durare all’incirca un’ora, si riceve principalmente sdraiati su un futon, vestiti comodamente con il solo compito di godersi il tempo che ci si dedica, mentre l’operatore inizia il trattamento con pressioni precise e profonde che stimolano il sistema parasimpatico, generando così sensazioni di rilassamento e di stimolazione circolatoria ed energetica.
Lo Shiatsu è conosciuto per i buoni risultati nei dolori muscolari e scheletrici, sciatalgie e mal di schiena, dolori articolari, cefalee ed emicranie, ma è un buon alleato anche per la qualità del sonno diminuendo lo stress e migliorando gli stati emotivi e la pressione quotidiana.
Fa questo e molto altro ma la sua funzione più importante e che le comprende tutte, è che ripristinando l’equilibro psicofisico della persona aiuta a vivere meglio la quotidianità.
Tecnica Cranio Sacrale

Il Sistema Cranio-Sacrale è un sistema fisiologico che influisce su molte funzioni del corpo. Un suo squilibrio, ad esempio, può influire sul cervello, sul midollo spinale, sul sistema nervoso e sul sistema immunitario causando disfunzioni in tutte le direzioni.
Il nome stesso della Tecnica deriva dalle ossa che vengono “mobilizzate” per favorire il riequilibrio tra cui quelle del cranio, del viso, della bocca, gli stessi denti e quelle della colonna fino al sacro.
E’ fisiologicamente collegato alle membrane intracraniche che discendono lungo il midollo allungato e che racchiudono un sistema idraulico funzionale all’emissione e al riassorbimento del fluido cerebrospinale, detto Liquor.
La sua applicazione avviene attraverso una palpazione non invasiva (5 grammi di peso) ed è efficacissima in situazioni di disfunzione cronica, dolori, ridotta vitalità, disturbi ricorrenti di qualunque natura, ecc..
Il suo successo si basa principalmente sul ripristino della ridotta capacità della persona di auto correggersi fisiologicamente. L’approccio leggero e costante dell’operatore consente infatti alla persona di ripristinare le forze idrauliche del sistema cranio-sacrale e così migliorare la propria omeostasi.
La seduta si svolge nell’arco di 50/60 minuti, la persona è comodamente sdraiata su un lettino. Si valuta il sistema fasciale e il ritmo cranico per determinare la causa della disarmonia per poi trattarla con la Tecnica Cranio-Sacrale.
Tra le più comuni problematiche che la Tecnica Cranio Sacrale può stimolare a migliorare ci sono articolazioni rigide, calo di energia, dolori persistenti, mal di testa ricorrenti, difficoltà d’apprendimento, scarsa coordinazione o concentrazione, problemi legati alle fasi della donna, problemi del sonno, alimentari, ecc….
Una parte molto importante della Tecnica riguarda l’aspetto emozionale, e il suo rilascio che avviene con adeguate sollecitazioni dell’operatore nel comprendere e tradurre il significato della manifestazione del corpo, senza mai sostituirsi ad una terapia psicologica che nulla a che fare con la Tecnica Cranio-Sacrale.
Al termine di un trattamento Cranio Sacrale ci sente rinnovati e vitali.
Tuina

Il Tuina (letteralmente vuol dire spingere ed afferrare) è un antico massaggio cinese che veniva utilizzato già 2000 anni fa. Le sue tracce possono essere ritrovate in antichi scritti del 1500 a.c. che lo fanno risalire in epoche precedenti tra le pratiche sciamaniche.
Fa parte delle 5 branche della medicina cinese che sono la dietetica, l’erboristeria, il massaggio, l’agopuntura ed il qi gong e su di essa basa il suo fondamento che vede l’essere umano governato da un insieme di flussi energetici, detti canali, che devono essere in equilibrio fra di loro affinché l’uomo stesso sia in salute e possa godere di una vita longeva e sana. Se per qualche motivo il sistema è squilibrato accade che si crea malattia o disagio provocando fastidi e mal funzionamenti degli organi e dell’organismo e conseguentemente ripercuotendosi in tutti gli aspetti della vita..
Come agisce

Il massaggio Tuina ha la funzione e la capacità di mantenere e riportare il sistema in equilibrio attraverso una serie complessa o meno di tecniche che stimolano la circolazione del Qi, energia vitale, e del Sangue, fluido vitale, all’interno dell’uomo.
Le molte manovre utilizzate sono dolci ed energiche allo stesso tempo, sono armoniche continue e profonde seguendo le linee energetiche lungo il corpo.
Questo movimento dunque, agisce non solo a livello fisico ma muove l’energia vitale che scorre nei canali energetici, attiva la circolazione, interviene a stimolare la capacità del corpo di auto regolarsi eliminando tossine e favorendo così l’acquisizione di uno stato di benessere generale migliore.
Il massaggio dura circa un’ora. Inizia sempre con un dialogo iniziale in cui l’operatore attraverso una breve conversazione comprende la strategia da utilizzare. E’ possibile, così come insegna la medicina cinese, osservare la lingua ed i suoi segni e ascoltare il polso. In questo modo non ci si sostituisce al medico e alla medicina, ma si considera sempre e soltanto una indagine energetica dello stato della persona.
Lo scopo di stimolare il riequilibrio dell’organismo può essere ottenuto sia attraverso un massaggio rilassante che tonificante. Questo dipenderà dallo stato energetico che la persona mostrerà.
In sostanza e per concludere il Tuina è una stimolazione profonda dell’energia vitale, il Qi.
La Moxibustione

La moxa è una parte fondamentale della Medicina Cinese. Utilizzata già 5000 anni fa, pare abbia origini più antiche della stessa agopuntura. In antichità si chiamava jiu ruo che si traduce con cauterizzazione.
Confucio riprese questa antica tecnica e la chiamò jiu fa, nome che conserva in Cina tutt’ora, ed egli stesso si sottoponeva quotidianamente alla moxa per mantenere il suo stato di salute e prevenire ogni indebolimento e malattia.
Molto spesso si associa la tecnica della moxa al Giappone anche perché la stessa parola è una inglesizzazione della parola giapponese moekusa che vuol dire “erba che brucia”, ma testi storici cinesi ci parlano di moxa prima ancora dei testi giapponesi e questa viene considerata una prova della paternità della tecnica.
La moxibustione è un trattamento che utilizza il calore per prevenire o aiutare nelle guarigione di alcune disfunzioni energetiche. La Medicina Cinese considera la malattia come uno squilibrio del libero fluire dell’energia vitale all’interno di particolari percorsi chiamati canali energetici che corrono lungo tutto il corpo umano. In questo contesto di pensiero la moxa è un ottimo aiutante nella prevenzione e nella armonizzazione del corpo.
Questo calore viene emesso da particolari miscele di erbe che bruciando rilasciano sostanze benefiche e che posizionate in determinati punti dei canali energetici penetrano nella pelle riequilibrando il libero fluire dell’energia nei canali.
In principio il materiale utilizzato erano per lo più erbe essiccate, successivamente in un periodo tra 770-220 a.c. si affermò l’utilizzo dell’artemisia come erba principale. L’artemisia in Cina viene chiamata ” l’erba dei medici” perché la considerano una pianta dalle virtù terapeutiche notevoli. Non a caso il nome italiano artemisia è in onore della dea Artemide simbolo di giovinezza libertà e natura. Viene utilizzata per la combustione perché ha la capacità di trasmettere il suo potenziale nei pori della pelle attraverso la fumigazione o contatto. Inoltre liberandosi nell’aria ha anche proprietà battericida.
La moxibustione interviene nella prevenzione e come coadiuvante per migliorare stati di salute per la sua natura calda che stimola il movimento dell’energia, migliorando metabolismo e circolazione del sangue. In questo modo stimola anche la depurazione del corpo e migliora lo stato di benessere generale. E’ utile nel combattere il dolore, eliminare le tossine e riequilibrare anche stati emotivi di ansia e depressione.
La seduta si svolge in ambiente confortevole sdraiati su di un lettino, all’interno di un trattamento shiatsu o tuina o anche come trattamento singolo. La durata dipende dalla necessità ma può variare da 10 a 50 minuti. Si possono utilizzare sigari che una volta accesi sono mantenuti ad una distanza confortevole per chi riceve il trattamento o tramite l’utilizzo di piccoli coni posti su un isolante tra la pelle e il cono che amplifichi l’effetto e protegga la pelle, oppure ancora con delle scatole opportunamente costruite per trattare ampie zone.
Il calore dona sempre una sensazione piacevole di tonificazione e profondo rilassamento.
Coppettazione

L’uso delle coppette è un metodo popolare che ha origini antichissime, esistono infatti papiri mesopotamici che riportano la tecnica che arrivò ad Ippocrate (intorno al 400 a.c.) e ne stilò una sorta di decalogo ed utilizzo. Nell’antichità le conoscenze si muovevano con i viaggiatori, si diffondevano nel mondo attraverso di loro, ecco perché questo metodo lo troviamo in quasi tutte le tradizioni popolari contadine. Nel tempo però andò dimenticato e fù Bernard Aschner che lo riscoprì nel secolo scorso indagando metodi che nelle campagne le nostre bisnonne non avevano mai smesso di utilizzare. E’ la grande tradizione popolare che ha conservato e conserva tutt’ora per noi la memoria di usanze che altrimenti sarebbero andate perdute.
Nella Medicina Cinese però, non è mai stata dimenticata e fa parte delle tecniche complementari. Questa tecnica se ben utilizzata, rispettandone i principi, produce un effetto di movimento e disostruzione, stimolando la circolazione sanguigna e linfatica risultando a tutti gli effetti un metodo molto efficace e con risultati piacevoli e duraturi.
I principi su cui si basa sono quelli della regolazione degli umori (liquidi fondamentali del corpo secondo la medicina cinese) e del movimento del Qi e del sangue. Se questi umori sono in equilibrio tra di loro allora c’è armonia e salute nel corpo. La coppettazione agisce per zone riflesse o a volte direttamente su una zona dolente.
Sono molto utili nei casi di dolori muscolari, nei casi di ansie avendo un effetto rilassante, nei casi di squilibri energetici in generale.
La coppetta viene posizionata sulla pelle dopo che dal suo interno è stato consumato l’ossigeno attraverso combustione. Sulla pelle non si avverte calore ma un risucchio generato dal vuoto che si forma all’interno della coppetta. Questo “richiamo” verso l’alto fa si che i fattori di squilibrio vengano richiamati dall’interno verso l’esterno e mossi, animati e trasformati, favorendo così un riassetto delle energie della persona e un loro riequilibrio.
L’effetto è duraturo e produce una gradevole sensazione di distensione muscolare ed emotiva. Si tratta di una tecnica così detta complementare pertanto utilizzata in combinazione con un trattamento Tuina, ma può anche essere utilizzata da sola come liberazione di umori stagnanti e stasi di Qi nei muscoli e nei canali.












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