Prima di tutto mettiamo alcune basi fondamentali sulle quali poggeremo il nostro studio interno ed esterno, attraverso cenni, sicuramente appena accennati… , di quello che insegna l’Ermetismo, ovvero la nostra cultura esoterica occidentale. I Principi Ermetici sono presenti da EST ad OVEST da NORD a SUD uguali a se stessi.. ma tradotti in tutte le lingue/tradizioni, così che a volte sembrano contraddirsi o perdere di potere.. ma mai la verità può contraddire se stessa, dobbiamo solo trovare la chiave di lettura corretta.
La Fonte incerta…
Il Kybalion è una raccolta di aforismi (sutra) che descrive i fondamenti su cui l’Universo si basa e attraverso i quali possiamo affrontare il cammino sulla terra. Non se ne conosce la fonte certa, così come non si conosce quella di ogni libro Iniziatico e/o Sacro da Patanjali, a Pitagora, dai Veda alla Bibbia, ecc.. ma viene direttamente imputato alla scuola di Ermete Trismegisto (tre volte grande) che divenne poi il Dio Ermes …il messaggero degli Dei.
« I principi ermetici sono sette. Colui che ne ha conoscenza possiede la chiave magica con la quale si aprono tutte le porte del tempio ».
Il Kybalion
IL PRINCIPIO DEL MENTALISMO

« Tutto è mente – L’Universo è mentale »
« Alla base e più in là dell’universo del tempo, dello spazio e delle mutazioni, si trova la verità fondamentale, la realtà sostanziale ».
Il Kybalion
Partiamo dalla definizione di Assoluto e Relativo nel nostro Universo. Siamo abituati a pensare ad un Dio/Tutto umanizzato e vicino alle problematiche umane. Mai consideriamo però che ciò che chiamiamo Padre, o Essere Divino, o Dio… perché un nome non l’ha, è una manifestazione vivente del già creato. Il Dio dei nostri padri è un Dio manifestato che ha sede nel SOLE, che è la massima potenza del nostro sistema Solare. Questo è il Dio relativo, colui che mostra la massima potenza polare positiva (vedremo più avanti cosa si intende) nel nostro sistema.
L’Assoluto invece è inafferrabile, non Lo coinvolge l’inizio e la fine, li contiene in Se, non Lo riguarda “il nato e non nato” Esso è, punto. Sostenerne un’idea è già di per se molto difficile, afferrarne il senso molto improbabile in quanto la nostra mente non riesce ad astrarsi a tanto, perché funziona all’interno della materia e nella dualità trova la sua espansione.
Il Tutto/Assoluto per sua natura contiene e non contiene, è Tutto ed è Nulla. Nessuna parola che l’uomo possa pensare è adatta a contenere ciò che E’. Esso permane nella quiete che è comunque movimento, vibrazione in permanenza; Se riusciamo a considerare che noi siamo parte di questo Tutto, allora ci rendiamo conto che siamo non fuori da Lui ma al suo interno, che non c’è distanza nonostante la percezione è di lontananza straordinaria. Quindi noi tutti siamo all’interno della sua manifestazione che è all’interno della sua Mente, pertanto tutto è Mente.
Questa manifestazione procede da Lui verso il “basso” diminuendo gradualmente nella caduta la vibrazione, fino a creare la materia sempre più densa; più è lenta la vibrazione, più l’energia sembra ferma, così come se è molto veloce, la materia sembra ferma; una ruota che gira velocissima sembra ferma e senza forma all’interno…eppure al suo interno seppur invisibile mentre si muove c’è struttura, forma, logica e sostanza.. eppure non si vede.
Ogni strato di manifestazione è sottoposto a Leggi, maggiore è la solidificazione della Materia, maggiori sono le Leggi sotto cui risiede; una sorta di burocrazia divina. Sino ad arrivare a noi che sottostiamo appunto alle Leggi della Natura… Natura che dovremmo trascendere per poter evolvere. Questo vuol dire che la Realtà che viviamo non è Reale? No! Questo è un errore concettuale sotto cui molti si arrovellano perdendo il senso del Lavoro su se stessi e del Sacro. Tutto è reale ma anche questo in base alle Leggi di appartenenza. La domanda corretta che bisogna porsi è come sfruttare tale realtà, ovvero come usare queste Leggi a nostro vantaggio per poterle trascendere; ma soprattutto quali sono le cose davvero Importanti in questo stato di Realtà.
IL PRINCIPIO DI CORRISPONDENZA

« Com’è al di sopra, così è al di sotto; com’è sotto, così è sopra ».
il Kybalion
Questo Principio, detto anche della ANALOGIA, è tra tutti il più importante (direi fondamentale) per la comprensione dei fenomeni che circondano la nostra vita pratica, materiale e spirituale. Attraverso la comprensione dell’utilizzo di questo principio è possibile attraverso la Mente e il Pensiero, raggiungere qualunque realtà e verità. Come abbiamo già detto il nostro mondo funziona a strati ed ogni strato è sottoposto a delle Leggi. Ma queste Leggi si manifestano in base alla densità della materia e alla capacità di adattamento della vita.
Per fare un esempio pratico: se comprendiamo il funzionamento di un atomo, possiamo comprendere il funzionamento di un sistema solare e attraverso le leggi matematiche che simulano su piani minoril’infinito, possiamo calcolare distanze planetarie che altrimenti sarebbe impossibile, tutto questo è analogia. Il pensiero semplice e astratto .. è per paradosso il più difficile da applicare, noi che viviamo in una realtà governata da innumerevoli Leggi … siamo estremamente complicati!
Quindi se non conosciamo o comprendiamo qualcosa che sia nella nostra sfera di osservazione possiamo arrivare a lei attraverso le corrispondenze che non sono semplici metafore ma specchi riflessi di una stessa realtà, sono frutto dell’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo.
Dice la tavola di Smeraldo:
“E’ vero, senza menzogna, è certo e verissimo. Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli della cosa Una.
E poiché tutte le cose sono e provengono da una, per la mediazione di una, così tutte le cose sono nate da questa cosa unica mediante adattamento.”
Ermete Trismegisto
In questa frase c’è tutto quello che dobbiamo sapere per comprendere il Tutto e ciò che ci circonda.
IL PRINCIPIO DELLA VIBRAZIONE

«Tutto si muove, tutto vibra; niente è in quiete».
il Kybalion
Che tutto è vibrazione ce lo racconta ormai la scienza quantistica, ma senza addentrarci in qualcosa di complesso, fermiamoci alle nostre solite osservazioni partendo da una definizione che ci dice cos’è una vibrazione e cioè: una oscillazione alternata tra positivo e negativo intorno ad un punto di equilibrio detto punto 0. Questo punto di equilibrio è fondamentale, giriamo intorno ad esse per scoprire il nostro centro di gravità permanente. Scopriamo così che non c’è da eliminare o aggiungere nulla, tutto c’è già ma è necessario trovare il punto 0 attorno a cui danzare.
Sul principio della vibrazione si basa la fisica quantistica che definisce la struttura della materia come attività vibrazionale. Tutto Vibra e questo spiega le differenze di grado della materia che differisce in base alla sua vibrazione e ne determina quindi la sua manifestazione e le Leggi.
Vibrazione è il sacro OM.
AOUMN è una vibrazione con la quale l’Assoluto (Brahaman/Shiva/Dio/Universo/TUTTO) si manifesta nella tradizione orientale, ma non solo, anche nel vangelo di Giovanni è scritto: “in Principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio” – nel Principio insondabile era il Suono, la vibrazione , il Suono era Lui stesso. La manifestazione del suono è la Parola, il Verbo.
Naturalmente tutto questo ha un aspetto utile e pratico, altrimenti non sarebbe “certo e verissimo [….] ”, ovvero imparare a controllare la propria vibrazione vuol dire imparare a controllare i propri pensieri, e crearne di consapevoli, le proprie emozioni ed usarle ecc… il che esclude il concetto molto d modo di eliminare pensieri ed emozioni; controllare vuol dire infatti divenire padronie non schiavi dei propri pensieri e vuol dire non subire ma percepire profondamente e non lasicarsi comunque dominare dalle proprie emozioni.
Questo Lavoro, lungo anni a dire il vero, sui pensieri e sulle emozioni struttura l’anima, struttura la coscienza e ci rende consapevoli e capaci di vibrare o di NON con-vibrare, con quello che vogliamo e scegliamo.
Quando diveniamo consapevoli della nostra vibrazione ci rendiamo conto delle inter-relazioni tra noi e gli altri e possiamo finalmente gestire la nostra energia consapevolmente. Attiriamo il nostro simile, vibriamo alla stessa frequenza e così riceviamo pensieri, emozioni, situazione e persone che la nostra vibrazione come un magnete attira.
- Primo passo: accettare di che vibrazioni siamo fatti con un lavoro introspettivo e di osservazione
- Secondo passo: trasformare e scegliere cosa vogliamo essere.
Un lungo bellissimo viaggio!
IL PRINCIPIO DELLA POLARITÀ’

« Tutto è duale; tutto è polare: per ogni cosa c’è la sua coppia di opposti. Come simile e dissimile sono uguali, gli opposti sono identici per natura e differiscono solo di grado. Così gli estremi si toccano; tutte le verità non sono che mezze verità e ogni paradosso può essere conciliato ».
il Kybalion
E’ nella natura dell’equilibrio avere in se due forze opposte e contrarie che interagendo creano una terza forza, la resistenza; fanno si così che la materia sia manifesta. Possiamo menzionare milioni di coppie come:
- bianco e nero
- luce e buio
- uomo e donna
- yin e yang
- Cielo e Terra
- unione e divisione
- …..
Possiamo continuare all’infinito solo per dire che l’uno non potrebbe mai esistere se non in relazione costante con l’altro. Riflettiamo in particolare sul fatto che l’uno non potrebbe mai esistere se non esistesse l’altro.
Cosa accade allora.. accade che mentre uno si manifesta l’altro si nasconde sfumando in milioni di gradi la loro inscindibilità, non c’è mai tra di loro un vero punto 0 ma un continuo flusso costante di scambio. Nel Punto 0 esiste il totipotente: il QUI ed ORA.
Immaginiamo di avere un piano, al suo di sopra si manifesta una cosa e lo può fare solo perché al suo di sotto esiste il suo opposto polare. Ora allarghiamo la nostra visuale e affrontiamo con questo uno dei pilastri dell’inizio del cammino: la questione del Bene e del Male. Potrebbe uno esistere se l’altro non ci fosse? Potremmo noi compiere il male se non ci fosse un bene a cui mirare e viceversa? NO. Compiamo continuamente entrambi anche se pensiamo di fare uno o l’altro. E’ impossibile fare solo uno di loro perché come detto per fare uno è necessario che l’altro bilanci l’altra manifestazione. Ci aiutano alcuni modi di dire: “non tutti i mali vengono per nuocere”, “scegliere il male minore”. Questi detti dovremmo rifletterli a fondo per comprendere l’enorme profondità di Lavoro su noi stessi che ci invitano a fare.
Bene e Male sono due aspetti di un UNO più grande. Sono concetti, sono equilibri di Forze opposte e contrarie che consentono alla vita di manifestarsi continuamente! La loro azione tiene unita la materia e consente all’uomo di vivere nel mondo e allo stesso tempo di uscirne se VUOLE. Entrambi sono armi, mezzi, veicoli attraverso cui arrivare ad una visioni UNIVOCA ed OGGETTIVA della realtà. Niente di meno che armi… solo che l’arma del Male è oscura e pericolosa e prima di poterla consapevolmente utilizzare è necessario un lavoro lungo e difficile di preparazione, ecco che ci verranno in aiuto i Saggi con i loro scritti e le loro Vie. Uno che consiglio sempre e molto efficace è Patanjali con gli Yoga Sutra. Diretto, semplice ed efficace ai nostri scopi.
IL PRINCIPIO DEL RITMO

« Ogni cosa fluisce e rifluisce, ogni cosa ha fasi diverse; tutto s’alza e cade; in ogni cosa è manifesto il principio del pendolo: l’oscillazione di destra è pari a quella di sinistra: tutto si compensa nel ritmo ».
il Kybalion
Ci dice che ad ogni inspiro corrisponde un espiro. Ma.. noi sappiamo che possiamo controllare il respiro come azione volontarie e decidere di respirare in un certo modo per un certo scopo. Queste azioni volontarie determinano la nostra vibrazione e la nostra Energia che non viene così continuamente dispersa, venendo consumata da azioni meccaniche della vita meccanica e automanitica comunemente vissuta. Queste azioni volontarie avvengono una volta presa la piena consapevolezza del nostro agire.
Questo continuo pendolo su e giù riporta il nostro mondo in continuo equilibrio. Pensiamo a quelle giostre che ruotano, salgono, salgono e poi giùùùù prendono la rincorsa e risalgono per la spinta raggiunta nella discesa.. e di nuovo. In sostanza dobbiamo renderci conto che maggiormente ci spingiamo verso un polo, tanto la spinta sarà forte verso l’altro polo.
Quante volte alterniamo momenti di gioia a momenti di tristezza senza motivi apparenti, subendo il ritmo della nostra natura. Le emozioni sono un ottimo esempio di come il ritmo ci governa, ma lo vediamo nel ciclo delle stagioni, del giorno, degli anni ecc…
Imparare a neutralizzare/governare il ritmo renderà libero l’uomo.
Come per tutti gli altri principi, il punto di partenza per neutralizzare il ritmo è l’osservazione e la costruzione di salda presenza a se stessi! Sarà necessario lavorare molto sulla meditazione dinamica.
IL PRINCIPIO DI CAUSA ED EFFETTO

« Ogni effetto ha la sua causa, ogni causa il suo effetto; tutto avviene in conformità di una legge, il caso è il nome dato ad una legge che non si conosce; pur se esistono diversi piani di causalità, niente sfugge alla legge ».
il Kybalion
Equivale a dire che siamo responsabili pienamente delle nostre scelte e delle loro conseguenze. Possiamo diventare (quasi, abbiamo comunque dei limiti … le Leggi) padroni delle nostre vite. Nasciamo con un corredo genetico e pertanto il sangue, le malattie genetiche, i caratteri fisici e anche psicologici dei nostri padri ci restano impressi come marchi… , questo corredo lo avevano i nostri padri dai loro padri e così all’infinito unendoci tutti sotto un solo destino, un solo genoma ecc… Se riusciamo ad astrarre questo concetto all’infinito vediamo come questo legame diventa sempre più ampio e inizia ad andare oltre la vita di “oggi”, attraversa il tempo e lo spazio prendendo il nome di Karma: causa ed effetto.
Siamo la somma di ciò che fummo e pertanto le scelte e le azioni di oggi sono l’effetto di quelle di ieri, ma quelle di oggi saranno la causa delle conseguenze di domani.
Abbiamo una scelta? In realtà no, in sostanza si. Abbiamo un tracciato e da li non ci possiamo muovere, è stato determinato dalle azioni di ieri, ma possiamo scegliere come proseguire su questo tracciato. E’ già stato scelto quello che sceglieremo? Probabilmente si dalle scelte precedenti ma può determinare il cambiamento di quella di domani. Consapevoli e coscienti di questo, allargando il discorso allo spazio e al tempo… possiamo cambiare il nostro futuro così come è oggi.
IL PRINCIPIO DEL GENERE

« Il genere si manifesta in ogni cosa e su tutti i piani; ogni cosa ha il suo principio maschile e femminile ».
il Kybalion
Non può esistere in questa realtà qualcosa che non rappresenti questi aspetti. La volontà/ l’inerzia – attivo/passivo – saggezza/sentimento. Cosa ci dice di importante, questo principio… che i generi continuano a creare e moltiplicare la specie, a formare la materia. Ci dice che per conquistare/creare/generare e continuare la vita è fondamentale l’interazione di questi generi tra loro. Facciamo un esempio con lo Yoga? Ida e Pingala da sole creano squilibrio ma quando insieme scorrono in equilibrio all’interno di Sushumna allora la Magia della consapevolezza e della forza divina ci vivificano e la nostra mente si connette al Divino.

Questi insegnamenti ci lascia Ermete, a noi la scelta di perseguirli in profondità o lasciare che siano eredità per uomini di Buona Volontà!

operatrice e insegnante Shiatsu
operatrice Tuina
insegnante Yoga e Posturale